Una mirrorless per amica, test a Budapest della Canon EOS M50
Ho avuto l’occasione di provare la nuova Canon EOS M50 durante un viaggio a Budapest camminando per le strade di questa bellissima città.
Arrivavo a Budapest di ritorno da un lavoro in Slovacchia e non avevo voglia di portarmi in giro le EOS 5D Mark IV.
Volevo staccare un pò mentalmente dal lavoro e godermi una passeggiata in assoluta leggerezza, non rinunciando però alla qualità qualora fosse arrivata qualche buona occasione di scatto.
La EOS M50 era perfetta per questo scopo: piccola, maneggevole, leggera ma con tante di quelle caratteristiche che lasciavo in albergo rinunciando alle EOS Mark IV. Pronti e via, il menù appena inaugurato è subito familiare con i suoi comandi identici alle reflex e la possibilità di personalizzare voci e pulsanti, il che la rende subito tua. Abituato a scattare guardando il mirino, l’uso dell’ LCD è stato incredibilmente piacevole perché potevo staccare lo sguardo avendo però la possibilità di selezionare velocemente i punti di messa a fuoco e anche scattare premendo sul monitor, oltre a trovare rapidamente tutti i comandi con veloci passaggi da l’uno all’altro.
Non appena volevo tornare al mirino la macchina disattivava da sola l’LCD e mi dava i controlli nel mirino elettronico con grande velocità. Quello che più mi ha sorpreso è stato trovare tutta una serie di funzioni di fascia professionale in una macchina così piccola e compatta (ho usato il 18-55mm in dotazione per ridurre il più possibile l’ingombro). L’ Autofocus DUAL PIXEL con ITR con riconoscimento del viso e anche degli occhi! era quello che avevo appena finito di usare sulla EOS 5D Mark IV ed è stato sempre efficientissimo negli scatti al volo per strada.
Vedere un soggetto che si avvicina, mettere un tempo di scatto veloce e fidarsi completamente dell’autofocus per essere sicuro di cogliere il soggetto senza dover spostare punti o riquadrare è stata una bella scoperta, soprattutto per la velocità con la quale lo faceva.
Vista la stanchezza che mi portavo dietro e la pigrizia tipica che ho in vacanza, ho provato il funzionamento degli ISO automatici così da lavorare molto spesso in priorità di Tempi o di Diaframma. Esposizioni eccellenti fino al tramonto e oltre anche quando c’erano vari stop di differenza tra zone di luce e ombre. Scattando per strada a volte il monitor ruotante e apribile non è ottimale per i miei gusti, ad esempio nella EOS M5 è interno e per le foto di”nascosto” per il mio uso è più pratico.
In realtà la macchina è talmente piccola e silenziosa che nessuno si accorge che stai scattando anche con il monitor aperto. Monitor che invece diventa indispensabile e molto più pratico di altri modelli non appena si passa nella modalità video, dove poter guardare lateralmente o ruotarlo in tutte le direzioni libera la creatività in tutta la sua potenza.
Discorso alti ISO per gli smanettoni: regge, regge bene, sia in modalità foto che in modalità video. Io l’ho provato fino a 6400 ISO senza problemi e anche a 25600 ISO, basta esporre correttamente e la macchina risponde benissimo. Ovviamente corredatela di un’ottica adeguata se volete alzare tanto la sensibilità!
Forse il tasto “REC” non è semplice per chi come me ha le dita grandi ma si può tranquillamente personalizzare e mettere in uno dei pulsanti più comodi. Nota sulla batteria: non è una LP-E6! e questa è la scoperta dell’acqua calda, ma venendo da una macchina di fascia decisamente superiore e trovandomi ad usare la EOS M50 ti scordi che è una mirrorless così compatta e la usi e abusi da professionista perché ti prende e ti permette di lavorare al meglio. Solo che poi devi avere una batteria di riserva!
Parlando di foto per strada, di immagini al volo o di scatti dall’ autobus il numero di fotogrammi al secondo è fondamentale e anche in questo la M50 non ha deluso. Raffiche da 7 fps per le situazioni più dinamiche e non ho perso neanche uno scatto di quelli che volevo ottenere.
Ultime due note sul video perché nonostante non avessi intenzioni di realizzare delle riprese non ho potuto resistere nel vederne le prestazioni. Degli ISO vi ho già detto, dell’ autofocus DUAL PIXEL usato anche in modalità video meno ma funziona ugualmente benissimo. Quello che si aggiunge è lo stabilizzatore IS, elettronico ma ugualmente efficace per farmi fare riprese in tutta tranquillità a mano libera evitando il mal di mare nel rivederle. E visto che lo avevo scoperto, l’ho riusato pure nelle foto per scattare a mano libera a tempi lunghi!
A chi la consiglierei? A tutti quelli che vengono dal mondo Pro e vogliono un corpo compatto e leggero da portarsi in giro. È una fotocamera da abbinare al proprio corredo non appena necessario perché si comporta da pro seppur con una serie di limiti. L’adattatore EF-EOS M in questo è perfetto perché la rende compatibile con tutte le ottiche EF, comprese ovviamente le professionali.
La consiglio agli appassionati di video, perché vi sorprenderanno le funzioni, e il monitor ruotante compresa la possibilità di avere il 4k. Il tutto abbinato allo stabilizzatore elettronico IS che la rende ottima anche a mano libera.
Ma soprattutto la consiglio a tutti gli appassionati, fotoamatori e smanettoni delle prime armi che vogliono funzioni avanzate in un corpo compatto e leggero che vi permetterà in viaggio, a casa o con famiglia e amici, di avere il massimo nel palmo di una mano.
Se poi come me volete condividere subito quello che avete realizzato, basta premere i pulsanti sul dorso della macchina e attivare il Wi-Fi che porterà istantaneamente le immagini sul vostro telefonino.
Se avete curiosità o domande sulla M50 scrivete a info@cameraservice.it e cercheremo di rispondervi al meglio
Buon divertimento a tutti!
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